Modena. «Il lavoro fa bene agli autistici I modelli? Tortellante e Aut Aut»

Il professor Antonio Persico elogia le attività create dalle associazioni di Modena «Per adulti e ragazzi non c’è solo la terapia, così si possono realizzare»

«Il lavoro protetto è il miglior antidoto contro la depressione nell’adulto autistico».

Il docente Unimore Antonio Persico smonta stereotipi e costruisce consapevolezza ieri in sala Ulivi. A margine dell’incontro “L’autismo e il corso della vita”, l’esperto di fama internazionale auspica più iniziative “made in Modena”. I modelli indicati sono promossi dalle associazioni modenesi Il Tortellante e Aut Aut Onlus, presenti come le associazioni Sopra le righe dentro l’autismo e FrignAut Odv Pavullo.

In particolare, l’attenzione è rivolta ai progetti per adulti. L’accademico riflette su un dato: nove bambini su dieci con una diagnosi di autismo confermano la condizione una volta cresciuti. «Tali iniziative sono una risorsa enorme dal punto di vista del valore terapeutico ed esistenziale», assicura Persico.

Il doppio binario tra terapia ed esistenza è affrontato ancor più nel dettaglio. «La vita di ogni persona deve essere fondata su un progetto – rimarca l’esperto – Occorre quindi il tentativo di tramutare la terapia, intesa come cura di una patologia, in qualcosa che abbia una valenza superiore. Oltre alla terapia dobbiamo dare alla persona gli strumenti necessari perché possa realizzare al meglio sé stesso e il proprio potenziale umano.

In questo modo, abbiamo fatto la migliore operazione possibile da un punto di vista sia medico sia socio-sanitario». Persico insiste sulla formazione delle figure di riferimento nelle associazioni e nelle famiglie.

Quattro i pilastri per agire con risultati: progetto di vita, dopo di noi, terapie occupazionali, ricerca.

«La ricerca ci consente di sviluppare le migliori terapie incisive – evidenzia il docente – conferendo alle famiglie le indicazioni il più possibile adatte per ottenere il massimo con il maggior beneficio possibile per i loro ragazzi».

Sono poi in evoluzione le associazioni modenesi, i cui progetti hanno raggiunto i vertici nazionali. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha gustato le creazioni culinarie di dieci cuochi de Il Tortellante, l’associazione di via Ciro Menotti. «I ragazzi hanno azzerato i comportamenti-problema in un ambiente stimolante e familiare», ricorda Erika Coppelli, presidente dell’associazione. La presidente de Il Tortellante pone l’accento sulla consapevolezza e sulla formazione. «È importante fare rete con l’università, la scuola e tutte le realtà che si occupano dei ragazzi», la ricetta di Coppelli. Condivide la prospettiva Andrea Lipparini, presidente di Aut Aut Onlus. «Tutti i progetti che riguardano la vita indipendente sono fondamentali – l’eco di Lipparini – I ragazzi danno prova di poter vivere al di fuori delle loro famiglie». L’associazione si avvicina alle venti candeline. «Il passaggio della fanciullezza all’età adulta è ancora tutto da scoprire», la lettura del presidente.

[Fontegazzettadimodena.gelocal.it – Articolo di GABRIELE FARINA]